sabato 30 luglio 2011
ENRICHETTA E CARLO: LA RIVOLUZIONE DELLA PASSIONE
di Paola Monaco
«Così dobbiamo dire, in
generale, che nulla di grande al mondo è stato compiuto senza passione», scrive il
filosofo tedesco Friedrich Hegel nelle sue Lezioni
sulla filosofia della storia.
E storia e passione si intrecciano
sorprendentemente nel testo di Dacia
Maraini, Enrichetta Pisacane, scritto
per Altera Actione in occasione del
150° dell’Unità d’Italia.
Maggiormente noto è Carlo Pisacane, patriota temerario e attivo propugnatore della Repubblica
Romana, fondata nel 1849 e destinata poi a fallire. Assetato di libertà, fino a
morirne, rimane oggi un significativo esempio di eroismo d’altri tempi. Non da
meno, tuttavia, è la sua compagna di lotta e di vita, Enrichetta Di Lorenzo di
Sant’Elia, sulla quale l’autrice, con la sua singolare capacità di umanizzare il fatto storico, calandolo
in una dimensione intensamente femminile, concentra in primo luogo la sua riflessione.
Con quella voce fragile, in un sussurro di confidenze, la protagonista,
interpretata da una emozionante Simona
Marchini, tutto sembrerebbe fuorché una donna impavida. E’ sperduta, ma mai
rassegnata, mentre racconta alla figlia Silvia, in un dialogo immaginario che
durerà per tutta l’opera, la ripugnanza dei momenti di forzata intimità con Dioniso
Lazzari, anziano marchese napoletano cui fu destinata in moglie in giovane età.
Chiudevo gli occhi e scomparivo come
scompare un corpo nei sogni. La sua storia è proprio la cronaca di un sogno,
quello dell’amore per Carlo, ma anche di tanto dolore, in parte capitato e in
parte voluto, sopportato fino alla prova estrema della consapevole separazione
dai suoi tre figli.
Il ricercato suono del violoncello va di pari passo con il vibrare della
sua anima, ancora tormentata al ricordo dell’angosciosa e più volte perpetrata scelta
tra bene e male, convenzione e scandalo, compromesso ed estremismo. Alla fine
dei conti, lei sceglie semplicemente l’Amore, quello forte come la morte, che divampa come fuoco. E’ l’amore che
infrange le barriere del diritto e della moralità, quello che non conosce la
tiepidezza. E’ un’impronta sull’acciaio,
incancellabile.
Ma la loro passione non è solo privata: è universale. La libertà è
l’unico scopo per cui vivere e l’amore rende liberi, se è quello puro. Stralci
di corrispondenza con Garibaldi, Mazzini, Nicotera, il fratello Filippo – quest’ultimo
presente sulla scena – lasciano trasparire la determinatezza di Carlo. L’interesse
per l’emancipazione di un popolo schiavo e abbrutito dall’ignoranza è il motore
primo che agisce nel cuore dei nostri amanti. L’Amor che move il sole e l’altre stelle perde qui ogni prospettiva
teologica e diventa umano, laico, democratico. E’ la ricerca del senso dello
Stato che, ispirata al bene comune, supera l’uomo hic et nunc e raggiunge la sua massima espressione nella collettività.
Non c’è miseria, sacrificio, paura che possa ostacolare questo progetto.
Neanche la morte può farlo: quella che arriva beffarda e grottesca a segnare,
nella grossolanità di una rivolta di contadini con pugnali e forconi, il
destino di un grande uomo e, conseguentemente, della splendida donna che gli è sempre
stata a fianco. Carlo Pisacane, ateo e
repubblicano. E per questo è morto. E, nella sua estrema generosità, muore
suicida, per non assassinare un contadino.
Dacia Maraini ha saputo scavare in modo sublime nelle pieghe della
storia del Risorgimento italiano, rinvigorendola di nuovi significati e prospettive.
Il regista Giorgio Treves, puntando
all’essenziale, sposa la discrezione dell’autrice, esaltando in modo decisivo l’interiorità
dei singoli protagonisti.
ENRICHETTA PISACANE
di Dacia Maraini
Con Simona Marchini (Enrichetta), Andrea Giuliano (Carlo
Pisacane) e Aldo Vinci (Filippo)
Jacopo di Tonno: violoncello; Regia: Giorgio
Treves
Musiche: Lamberto Macchi; scene: Lorenzo Baraldi;
costumi: Nicoletta Ercole
Disegno luci: Alireza Movahed; datore luci: David
Barittoni;
Aiuto regia: Adamo Lorenzetti
20 luglio 2011
Rassegna I Solisti del Teatro,
dal 14 al 29 luglio 2011
Giardini della Filarmonica Romana - Roma
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