venerdì 3 maggio 2013
Due coppie. Quattro individui
di Gianpaolo Marcucci
Due coppie, Quattro individui, quattro storie, quattro raccolte di dati, informazioni: Foto , racconti, esperienze, sogni, speranze, fallimenti. Vite.
Qualcuno potrebbe pensare che la storia di una vita sia superficiale, che sia richiesto di condirla, che sia necessario qualcosa di più, qualcosa di diverso, di profondo, qualcosa di più. Ma cosa vuol dire superficiale? C'è qualcosa di più o meno superficiale? A pensarlo la risposta viene quasi da sola: Si che ci sta, certo che ci sta, cazzo.
Ma la terra trema sotto i piedi se arriva qualcuno e butta li una domanda: C'è qualcosa di più o meno superficiale di fronte alla morte? Accidenti, non me l'aspettavo. La morte; di morte l'uomo parla sempre, in ogni suo gesto, ogni sua azione, ogni pensiero.
Di fronte a Dio se lo chiami Dio, di fronte al fatto che non ci sei più (c'eri prima?) conta davvero un'opera di intelletto più di una partita di pallone? Conta davvero un'introspezione profonda più di una risata?
Cosa conta che lavoro fai o che lavoro volevi fare? Che cosa hai e cosa ti manca? Cosa conta di più?
Io voglio stare lontano da quella sensazione che mi atterrisce, che mi stringe la gola. Voglio sentirmi al sicuro.
E cosa allontana (e allo stesso tempo avvicina) di più dalla morte? Cosa dà l'illusione di essere al sicuro, al sicuro da tutto, anche dalla morte, e quindi di poter morire?
Amore è la parola più difficile che proviamo ogni giorno a pronunciare.
E allora ecco due coppie: Quattro corpi diventano solo due, quattro mezzi.
Cedere la metà di se stessi è sempre un atto chirurgico, traumatico. A chi cediamo noi stessi? Chi è la persona che abbiamo davanti? Basta la storia della sua vita a farmela conoscere?
Quando si racconta l'amore si mente sempre un poco, magari per mentire a se stessi, magari per "mentire se stessi". Quando si racconta l'amore, si pensa, almeno nell'ultimo gradino in fondo alla mente, che poi sarà così. Conta tutto, certo, ma conta sopra "tutto" quello che vuoi, e tu "vuoi farti sposare da un uomo? O vuoi farti scopare da un uomo?". Ogni scopo vuole una strategia, un comportamento, una negoziazione, un accomodamento, un compromesso, una piccola (piccola?) menzogna.
E dove c'è accordo, c'è rischio di non rispettarlo e dove c'è rischio, c'è violenza pronta ad uscire. Le unghie ce l'hanno fatte, sappiamo usarle, le usiamo.
Amore, ma non doveva essere quella cosa bellissima che ti mette al sicuro? Non doveva essere la nostra vittoria sull'oblio?
Si, doveva, ci avevano creduto tutti, "But love is not a victory march, it's a cold and it's a broken hallelujah".
Due coppie, quattro individui, una sola persona, io, te
Teatri di Vetro - Teatro Palladium
Venerdì 26 aprile 2013
Farmacia Zoo:E' - Religions 1.Studio
Regia: Gianmarco Busetto e Carola Minincleri
Interpreti:
Gianmarco Busetto Alessia Barbiero Debora Slanzi Enrico Tavella
Iscriviti a:
Post (Atom)