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mercoledì 6 luglio 2011

STASERA SONO OCCUPATO


di Giacomo Rossetti

In un’occupazione all’insegna dell’arte e dell’impegno, al teatro Valle di Roma, ormai Valle occupato, la partecipazione, la passione e lo scopo comune sono gli elementi che caratterizzano una serata magnifica. Una programmazione densa ed attenta, con interventi, performances, musica e rappresentazioni diverse ogni sera, lascia allo spettatore, compagno nella lotta per l’arte e la cultura, spunti di riflessione, punti di vista, emozioni e la consapevolezza di aver contribuito, in qualche modo, ad un movimento importante, ad un’iniziativa unica. Come in ogni realtà occupata per il bene comune, infatti, ci si sente subito, appena varcata la soglia, partecipi di qualcosa di vivo, in evoluzione, in fermento; si accede ad uno spazio storico, antico, che ha visto e vissuto grandi momenti teatrali, ma nel quale oggi non si ha paura di proporre il nuovo, nuovi linguaggi, nuovi schemi, sia di gestione che di rappresentazione. Così accade che chi, in questo periodo, ha voglia di sedersi in una delle platee più belle ed importanti di Roma, si trova di fronte ad un modo di concepire il teatro del tutto nuovo: testimonianze via skype, interventi dal vivo, dialogo con la platea, successione quasi frenetica di artisti e intellettuali tutti lì, gratuitamente, a testimoniare l’importanza dell’iniziativa e a ricordare, speriamo non invano, la sofferenza enorme che questo periodo storico sta infliggendo alla cultura italiana.
Le serate si aprono con un’interessantissima indagine sulle realtà romane in occupazione, che avvicina sensibilmente gli amanti del teatro ad ambienti troppo spesso demonizzati dalle istituzioni ma che in realtà, in alcuni quartieri della capitale, rappresentano una risorsa importante per la cultura, l’informazione e le lotte per i diritti dei cittadini.
Interventi importanti, da Camilleri a Battiato, da Nicoletta Braschi a Roberto Vecchioni, via skype e dal vivo, contribuiscono a rafforzare e dare voce ad una protesta che si sta velocemente trasformando in un progetto di gestione virtuosa e collettiva. Gli spettacoli veri e propri poi sono numerosi e si susseguono, all’interno di una stessa serata, con grande ritmo, mantenendo sempre un contatto stretto con il pubblico. Anche per quanto riguarda gli spettacoli e la musica i nomi sono tanti ed importanti e spesso, come nel caso dei musicisti del Teatro dell’Opera di Roma, si tratta di interi gruppi o compagnie che si esibiscono per la causa del Valle con spirito e professionalità. Gli occupanti (artisti, tecnici, studenti) sono riusciti a  trasformare, in pochissimo tempo, l’idea stessa dello spettatore: quando si entra al teatro Valle infatti ci si scopre partecipi, spettatori attivi, sia nell’arte che nella società e questo è già un grande successo.

Teatro Valle, Via del Teatro Valle 23;
Teatro occupato dal 14 giugno 2011

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