sabato 2 luglio 2011
VIAGGIO IN CINA
di Antonio Di Mare
Robert Lepage
compie l’ennesimo capolavoro. Con uno tra i più grandi registi teatrali
contemporanei, riconosciuto a livello mondiale, nella stupenda cornice del
Teatro San Carlo, si apre la quarta edizione del Napoli Teatro Festival. Le due
serate del 26 e 27 Giugno costituiscono l’apertura ufficiale della
manifestazione, divisa in due raggruppamenti, la prima tra giugno e luglio e la
seconda tra settembre e ottobre. Tra i grandi nomi e firme di questa edizione Le Dragon Bleu rappresenta uno degli
eventi più attesi. Con il suo consueto stile eclettico, riesce a unire morbidamente
l’esperienza artistica ed il linguaggio teatrale, alla video arte, al cinema,
alla danza, alla musica, e tante altre forme d’arte ridotte in presa diretta. L’opera,
una prima italiana, è una sorta di seguito de La
Trilogie des
Dragons (Le Dragon Vert, Le Dragon Rouge, Le Dragon Blanc) portato in scena
nel 1985, in cui Lepage ripercorreva 75 anni di storia attraverso le vicende di
immigrati cinesi in Canada.
Protagonista della
vicenda è Pierre Lamontagne,
interpretato da Henri Chassé, partito nella Trilogia per studiare arte a
Shangai, in seguito ritornato in Canada e poi nuovamente partito alla volta di
Shangai, con l’aspirazione nell’apertura di una galleria d’arte calligrafica.
La storia si dipana con l’incontro di due donne: la pubblicitaria canadese Claire Foret, interpretata da Marie
Michaud, con la quale il protagonista vivrà una storia d’amore piuttosto
tormentata, e la giovane artista cinese Xiao
Ling, interpretata da Tai Wei Foo, che darà alla luce un bambino, il quale
si rivelerà essere figlio di Pierre. Il triangolo amoroso si sviluppa sullo
sfondo di dinamiche storiche e sociali, problematiche legate alla situazione
della Cina attuale, alle leggi del mercato, al cambiamento politico e alla
visione prospettica della Cina a livello mondiale, contestualizzato dagli anni
Ottanta fino ad oggi.
La peculiarità di
questa opera è la sua capacità di far diventare i luoghi e i paesaggi creati in
digitale, corpo unico con la sovrastruttura politica e sociale cinese in toto:
ovverosia, i sentimenti, le passioni, le stesse performances degli attori, sono il risultato dell’influenza più o
meno costante, che la macchina burocratica cinese ha esercitato ed esercita su
di loro. Ciò non vuol dire che gli attori siano dei burattini nelle mani dello
Stato, ma soggetti operanti autonomamente in una Cina che assurge a simbolo di
terra dal grande passato e dal futuro non ancora segnato, che tuttavia resta
ignoto, legittimamente legato alla Scelta dei singoli protagonisti. Questo è il
pregio e l’ampio respiro che Lepage ha inteso dare alla sua opera. Il
consacrato regista, ha infatti dichiarato in merito al suo lavoro: Le Dragon Bleu parla proprio di questo: di
personaggi che si trovano di fronte a una crisi e devono affrontare una grande
scelta. Che è anche quella della Cina in questo momento. Tutti ci aspettiamo
che cambi. E’ l’ora della scelta. Deve decidere in che direzione andare: non
può restare a lungo un paese comunista e capitalista.
La Cina come
cambiamento del mondo, la Cina che cambia noi stessi, attraverso lo sguardo di
Robert Lepage.
LE DRAGON BLEU – prima italiana
scritto da Robert Lepage, Marie Michaud
lingua francese,
inglese, mandarino con sottotitoli in italiano
regia Robert Lepage
ideazione
attrezzature di scena Jeanne Lapierre
sound designer Jean-Sébastien
Coté
ideazione luci Louis-Xavier Gagnon-Lebrun
ideazione costumi François St-Aubin
proiezioni David Leclerc
coreografie Tai Wei Foo
26 Giugno 2011 ore 21:00 e 27 Giugno ore 19:00
– Teatro di San Carlo, Napoli
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