lunedì 24 ottobre 2011
SUPER EROI E PAILLETTES
di Claudia Romito
Di che segno zodiacale è Superman? Perché Catwoman si mangia le unghie? A
quanti anni ha iniziato a danzare Batman?
A queste e ad altre domande risponde in maniera giocosa e un po’ naϊve lo spettacolo della compagnia Deja Donne, Not Made For Flying.
Supereroi completamente umani, bambini mascherati, fiduciosi nei loro
super poteri fino a quando una consapevolezza non li assale: Non siamo nati per volare. Allora via il
mantello, via la divisa, via la mascherina: la festa è finita.
Un gruppo formato da giovani danzatori, provenienti da diversi paesi, si
racconta attraverso parole e danza. Rievocano i primi passi, mossi nel
tentativo di volare: i balli alle feste, nelle stanzette solitarie, le prime
vere lezioni di volo.
Quella del supereroe si rivela presto una maschera inadeguata. Desideri e
delusioni, personali e professionali, rendono i ballerini molto umani. Lo sforzo
e la fatica non sono nascosti: i passi si fanno a tratti anche goffi ed il
raccontarsi diventa uno sfogo.
La performance nasce da un progetto di ricerca accademica sulla danza, che
vede coinvolti i dipartimenti di scienze dello spettacolo delle Università di
Perugia e di Monaco.
La cooperazione internazionale fra le due università ha visto partecipare,
assieme alla compagnia Deja Donne, l’EnKnap
Group, per una messa in scena che lavora sulle pratiche della danza degli
anni Ottanta, sui suoi stimoli culturali e sulle sue espressioni più popolari.
Il nuovo decennio, approdato al vintage, è il substrato che accomuna, nei
ricordi, i giovani provenienti da realtà diverse e che dà un tocco eccentrico
alla scenografia spoglia.
Il potenziale superumano è letto come uno stimolo al miglioramento, una
tensione ideale che spinge a far meglio, benché sia proprio nelle sconfitte e
nelle cadute che l’essere umano assume a volte tratti più eroici.
Lo spazio scenico contribuisce alla demitizzazione degli eroi dei fumetti:
il Bat-segnale scintilla su una tendina da terrazzo, di quelle a listarelle che
non fanno entrare le mosche e che è divertente far tintinnare al proprio
passaggio. È da lì che uscirà di scena, sul finale, un Batman timido e smilzo,
di origine polacca, innamorato, deluso e violento. Da lì si allontaneranno
anche tutti gli altri protagonisti di
quest’improbabile parata.
Beata le terra che non ha
bisogno di eroi, diceva Brecht. Prospettiva
ancora lontana. Più modesto, ma probabilmente necessario, è il passo compiuto
sul finale dai nostri protagonisti che, slegandosi da miti infantili,
rinunciano a voler essere come Zorro e, nudi, affrontano la realtà.
Not Made For Flying
coreografia
Simone Sandroni
Deja Donne: Martina La Ragione, Vladimir Ilich Rodrigues Chaparro, Tina
Runko
EnKnap Group: Gyula Cserepes, Luke Dunne, Ana Stefanec, Tamas Tuza
Luci: Arnaud Poumarat, Tomiko
Arai, Omar Ismail
Costumi: Lenka Flory
Sound e Musica: Drago Ivanusa
Tecnico suono: Omar Ismail
7 e 8 ottobre
2011, h 21 – Teatro Vascello Roma
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