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venerdì 16 settembre 2011

LA REVOLUTION DEFLAGRA AL QUIRINO


Un focus sulla danza contemporanea in Africa e Maghreb dove diverse generazioni di artisti vivacissimi e innovativi, portatori di un’alterità preziosa, diffondono il loro lavoro attraverso una revolution de la rélation, opposta alla violenza concentrazionaria, esclusiva ed escludente, dell’Europa imperiale. Tutto questo è Quirino Revolution MAD (Maestri, Avanguardie, Derive del teatro contemporaneo), giunto alla terza edizione con la direzione artistica di Lorenzo Gleijeses, che apre quest’anno una rassegna dentro la rassegna realizzata in collaborazione con l’Accademia di Francia di Villa Medici e con France Danse.
In soli tre giorni si esibiranno su questo palco otto danzatori in altrettante solo performance di cui firmano anche la coreografia. Radhouane El Meddeb, definito giovane promessa del teatro tunisino nel ’96 dall’Institut international de Théâtre, raffinato autore e interprete che opera al confine tra il teatro e la danza; Kettly Noël,  haitiana trapiantata in Mali, singolare coreografa e performer, che ha ripercorso al contrario le tappe della diaspora africana dai Caraibi francesi, autrice di coreografie rigorose che non disdegnano l’affondo civile e politico; Nelisiwe Xaba, eclettica danzatrice sudafricana, formatasi tra gli USA e Londra, abituata da sempre all’esplorazione dei territori multimediali; Ahmed Khemis, fuoriclasse della sua generazione che si è formato dal beat delle strade di Algeri all’incontro con la danza contemporanea a Tunisi fino all’approdo  nelle scuole di Parigi, conservando un approccio caratterizzato da una fisicità estrema e un profondo legame con le radici culturali d’origine;  per finire i giovanissimi Aly Karembé, Junior Zafialison, Seifeddine e Oumaima Manaï, rispettivamente dal Mali, dal Madagascar e dalla Tunisia gli ulimi due.

Si continua a guardare al mondo arabo attraverso l’occhio psichedelico di un agente segreto, militare, archeologo e scrittore britannico  con T.E.L. di Fanny & Alexander. Detournement  della storia affascinante di Thomas Edward Lawrence (Lawrence D’Arabia), lo spettacolo avrà come curiosità ulteriore il fatto di avvenire in contemporanea in due diversi spazi attraverso l’utilizzo di un collegamento satellitare. Per l’occasione il Teatro Quirino e il Teatro India di Roma, con le rispettive rassegne Revolution MAD e Short Theatre, nelle due serate di performance si scambieranno gli interpreti dell’innovativa messa in scena.

Altro evento presente in due differenti serate ma in entrambe le rassegne (MAD e Short Theatre) sarà lo spettacolo Cerimonia di Lorenzo Gleijeses, a suggellare una collaborazione programmatica e non casuale, che evidenzia un’affinità di intenti ed alcuni orizzonti condivisi tra il giovane Revolution MAD e l’ormai classica manifestazione diretta da Fabrizio Arcuri.
MAD conferma la sua vocazione musicale e la sua attenzione alla club culture con Scratchy Sounds “Myers”– The Rock and the Roll of the World, già dj con The Clash, Iggy Pop, John Spencer Blues Explosion, Blondie e The Ramones, con dei party-concerto che andranno avanti da fine spettacolo per tutta la notte.
Con  Zapruder filmmakers group, si esplorano tutti quei linguaggi che affiorano sui confini e dentro le pieghe della performance, ambienti sonori, visioni ed esperimenti sensoriali. Il collettivo che opera negli interstizi fra visual, performance e arti cinematografiche  presenterà qui due diversi progetti.
Spell, concerto per tennis da tavolo è un tentativo di dar conto di quegli elementi che, combinati assieme sono capaci di dar luogo a qualcosa che va ben oltre la loro semplice somma matematica e che sono forieri di accadimenti criptici e solenni la cui manifestazione è incerta, più spesso sospetta.
All Inclusive (proiezione stereoscopica in 3-D) incentrata sul tema del lavoro, della perdita e compensazione d'identità attraverso il lavoro è una tipica espressione di ciò che lo stesso collettivo definisce Cinema da Camera quasi una sorta di cinema tattile, incarnato o piuttosto una forma di teatro immateriale.
Da non perdere l’autore e performer Danio Manfredini che con uno dei suoi spettacoli storici i Tre Studi per una Crocefission si confronta ciclicamente con l’esplorazione di due mostri sacri della drammaturgia europea contemporanea come R.W. Fassbinder e  B.M.Koltés e con la nuda vita incarnata dai loro personaggi. Ispirandosi all’omonima opera pittorica di Francis Bacon, in tre dipinti accostati uno all'altro, Manfredini ci mostra  tre figure che evocano la drammatica condizione di “soggetti appartenenti al mondo contemporaneo”.
Non poteva mancare Kalamandalam Karunakaran  uno dei più importanti danzatori dell’antica arte del Kathakali capace di ricoprire tutti i ruoli della tradizionale danza sacra. Formatosi presso il prestigioso Kalamandalam Institute del Kerala è fra i pochissimi maestri di questa disciplina a vivere fuori dall’India. Interpreterà POOTHANA MOKSHAM, solo performance dove ricopre il ruolo di un demone femminile inviato a uccidere il bambino Krishna.
Cosmesi si confronta con quello che è il teatro, edificio permanente e strutturale, luogo dello spirito e della cultura. Un omaggio all’architettura teatrale, alla sua materialità e alla storia del suo impiego che ha conosciuto, ospitato e contemplato l’allestimento di tanti mondi effimeri. Uno straordinario Peppino Mazzotta mette in scena e interpreta l’inconciliabile scontro tra la bestemmia malata del potere e il disperato canto di redenzione di chi il potere allontana.
A chiudere la terza edizione di Revolution un maestro indiscusso Xavier Le Roy, che attraverso i suoi lavori in solo ha aperto nuove prospettive alla danza e il cui approccio individuale ha radicalizzato il discorso accademico sul corpo e sull'arte coreografica, sarà al Quirino con il recente Product of Other Circumstances in cui si esplorano più esplicitamente i diversi modi di relazione tra spettatori e performer.

Quirino Revolution Mad
Roma, 16-26 settembre 2011
Teatro Quirino, Short Theatre, Villa Medici


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