TDC E' UN portale CHE vuole dare voce ad un nuovo modo di fare critica. Una critica che non attacca, una critica che respira, che si riconosce in ciò che vede. Consapevolezza, introspezione ed umiltà sono le parole che descrivono tale lavoro di ricerca. Perché fare critica non sia più scrivere solo di teatro, ma divenga finalmente scrivere per il teatro

Benvenuti :)

lunedì 1 marzo 2010

DELITTO PASOLINI – UNA CONSIDERAZIONE INATTUALE - WAITING FOR SUPERSTAR

MpNews

Sguardo al progetto di epica reinterpretazione della summa pasoliniana del CKTeatro.

di Gianpaolo Marcucci

“Il mio sogno, è sempre stato quello di fare lo scrittore…”Comincia così, sopra le lastre di cemento dell’idroscalo di Ostia, la storia di uomo, che insieme al suo amico fidato, decide di raccontarci come è andata veramente. Stiamo parlando di una morte, una morte inflazionata, masticata; una morte di quelle che poi fanno parlare, e rendono eroi.

Il morto è un poeta, grande artista, tanto artista da esser scambiato dai più, per intellettuale. E allora spranghe, sangue, potere, politica; una macchina blu, fiat 1100, targata Catania. La storia sembra che la sappiamo tutti, e infatti è così, la sappiamo tutti, ma è sbagliata. A fornire le prove, è la versione di Giuseppe Zigaina, il pittore amico ed esegeta, del poeta. Pasolini, Pier Paolo Pasolini, non è stato giustiziato. Non è stato eliminato dai poteri occulti attraverso un gruppetto di fascisti facinorosi. No, Pier Paolo Pasolini, pianificando minuziosamente a tavolino il giorno della sua fine, ha consacrato la sua vita di sommo artista, interpretando l’unica parte che poteva renderlo davvero immortale: La morte, quella sporca, violenta e sanguinosa.

E’ in questo modo che, Fabio Morgan e Leonardo Ferrari Carissimi, direttori artistici della compagnia CKTeatro nonché direttori della Sala Orfeo del Teatro dell’Orologio di Roma, concedono in una settimana di repliche, ad un pubblico davvero entusiasta, un’anticipazione di quello che sarà il loro prossimo epico spettacolo, “Superstar”. Delitto Pasolini, infatti, altri non è che la base concettuale da cui la ricerca dei due parte per giungere all’ambiziosa riscrittura totale dell’ultimo romanzo del grande Pier Paolo Pasolini, Petrolio. È un cammeo, uno spot, un’introduzione. Quanto basta comunque per intrigare, far riflettere e balzare dalla sedia, di fronte ad un Pasolini che non pare attore, ma risurrezione.

Di certo, se dapprima si poteva essere curiosi di veder messa in scena una tale rivisitazione, ora, a scheletro di fuori, la curiosità si è tramutata in bramosia impaziente. Bisognerà però aspettare fino a novembre per lo spettacolo in corso di costruzione, che vuole mettere il punto alla quasi impenetrabile bibliografia pasoliniana. E allora aspettiamo, sperando che nell’attesa, sia a noi concessa nuovamente la possibilità di riassaporare, insieme al CKTeatro, il punto di vista espresso in Delitto Pasolini; magari, proprio in vicinanza del tanto promettente epic-show Superstar.

Nessun commento:

Posta un commento