
di Paola Monaco
Se per danza si intende sforzo comunicativo, allora Marta Sponzilli può essere considerata una singolare e convincente interprete di questo concetto. Il dialogo con il suo pubblico avviene attraverso la minuziosa segmentazione del corpo, lasciando ad ogni parte di esso un ruolo da protagonista. Lo stesso viso non rinuncia a recitare il suo copione, accompagnando con la mimica l’estenuante fatica delle membra, che lottano tra loro. Come un burattino guidato da fili invisibili, il corpo si muove destrutturato nello spazio: ogni parte vive di vita propria, pur collaborando ad un comune progetto espressivo. Il corpo si accascia, non riesce a sostenersi, quasi privo di spina dorsale. Come un audace funambolo, sembra camminare instabile su un filo di seta, compensando il suo disequilibrio con bracciate in aria, scosse della testa, cedimenti di fianchi. Cade a terra, si rialza e la spinta compensatrice si trasforma in una corsa scomposta ed energica. I piedi sono i protagonisti, ora. Le scarpe da ginnastica, infilate per l’occasione, caricano l’interprete di forza nuova, che le permette di sfidare il pubblico con cipiglio e vitalità. La musica segue con coerenza ogni minima alterazione del suo ritmo interiore, diventando armoniosa o convulsa a seconda del momento. Ma quando all’improvviso il corpo si blocca, anche il tempo sembra immobilizzarsi.
Il pubblico viene scrutato con sguardo indagatore e coinvolto in un dialogo mentale. Crollo fisico. La danzatrice rotola come una bambola di pezza e il vestitino, scivolando, lascia intravedere la schiena, sostenuta da muscoli contratti: è il suo turno di comunicare. Poi è la volta degli addominali: cedono a scatti, scuotendo il busto con spasmi ritmici, fino allo sfinimento. Non c’è parte che non intervenga al gioco e il pubblico diventa virtuale prolungamento di questo corpo, partecipando emotivamente alla “conversazione”.
DIALOGO X1X
Autore e interprete: Marta Sponzilli
Musica originale: Andy Moor e Yannis Kyriakides, Yura Yura Teikoku
Audio in vivo: Gabriel Soberón
Produzione: Bussypeople 2010
26 maggio 2011, h 21.00 – Teatro Palladium
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