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Al teatro del XV municipio di Roma la nuova produzione della compagnia teatrale Labit: “Eros. Frammenti di un discorso amoroso”
ROMA-Ieri pomeriggio al teatro Arvalia la compagnia Labit ha portato in scena, attraverso un linguaggio sapientemente ricercato, il complesso giuoco delle relazioni umane. Utilizzando l’amore come perfetto leit-motiv dell’agire emotivo, il regista Gabriele Linari, mette letteralmente a nudo di fronte agli occhi degli spettatori, la profonda ed ironicamente cruda natura individuale. La coerente irrazionalità delle emozioni talvolta diverte e talvolta spaventa; la stessa risata può inquietare più del buio. Un bacio, una carezza un’effimera manifestazione di vicinanza. Ci si ama perché ci si tocca o ci si tocca perché ci si ama? Risposta a questo quesito non può essere data a meno di non rifugiarsi nella disillusione. Ma l’amore in fondo è anche in parte illusione, certezza di cartapesta. Non sono molte le parole che non possono essere spiegate da altre parole. Il viaggio che Gabriele propone, è un viaggio a senso unico, un viaggio verso le zone dell’essere che più sono presenti e più si nascondono nella timidezza di un gesto. Il dolore inconsolabile può anche arrivare ad essere agognato, purché garantisca la presenza di una lacrima, altrimenti non vale.
La compagnia sarà in scena prossimamente il… al teatro… con “Lettera al padre” di Kafka, per info sulla compagnia e sulle prossime date degli spettacoli:
http://www.teatrolabit.com/
Gianpaolo Marcucci
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